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L’inclusione come valore

In Italia ci sono oltre 360 mila ciechi assoluti e oltre un milione e mezzo di ipovedenti. In Europa sono più di 30 milioni di disabili visivi.

I dati sulla mobilità, relativi al 2019 (rapporto ISTAT), mostrano che solo il 14,4% delle persone con disabilità si sposta con mezzi pubblici urbani, contro il 25,5% del resto della popolazione. 

LETIsmart permette a tutte queste persone di tornare attive, come previsto da dichiarazioni, convenzioni e leggi nazionali e internazionali.

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Diritto universale all'inclusione

La convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità del 2006 promuove una nuova cultura riguardo alla condizione delle persone con disabilità, fornendo le linee guida per la costruzione di una società inclusiva.

Al fine di consentire alle persone con disabilità di vivere in maniera indipendente e di partecipare pienamente a tutti gli ambiti della vita, gli Stati Parti devono prendere misure appropriate per assicurare alle persone con disabilità, su base di eguaglianza con gli altri, l’accesso all’ambiente fisico, ai trasporti, all’informazione e alla comunicazione, compresi i sistemi e le tecnologie di informazione e comunicazione, e ad altre attrezzature e servizi aperti o offerti al pubblico, sia nelle aree urbane che nelle aree rurali.

- Convenzione ONU sui diritti dell'uomo del 2006 (v. Articolo 9) -

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Accessibilità come obiettivo di sviluppo sostenibile

Nel 2015 l’ONU ha definito 17 obiettivi di sviluppo sostenibile che gli stati dovranno raggiungere entro il 2030. Tra questi uno è dedicato all’inclusione delle persone con disabilità.

11.2 – By 2030, provide access to safe, affordable, accessible and sustainable transport systems for all, improving road safety, notably by expanding public transport, with special attention to the needs of those in vulnerable situations, women, children, persons with disabilities and older persons
11.3 – By 2030, enhance inclusive and sustainable urbanization and capacity for participatory, integrated and sustainable human settlement planning and management in all countries
11.7 – By 2030, provide universal access to safe, inclusive and accessible, green and public spaces, in particular for women and children, older persons and persons with disabilities

- Sustainable Development Goal 11 -

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Prodotti e servizi accessibili

Nel 2018 l’Europa ha varato lo European Accessibility Act che impone l’accessibilità come prerequisito per la commercializzazione di prodotti e servizi all’interno degli stati dell’Unione. Le pubbliche amministrazioni sono chiamate a dare l’esempio inserendo il requisito di accessibilità in tutti gli appalti.

The EU Directive 2014/24/EU and Directive 2014/25/EU on public procurement, defining procedures for the procurement of public contracts and design contests for certain supplies (products), services and works establish that, for all procurement which is intended for use by natural persons, whether general public or staff of the contracting authority or entity, the technical specifications shall, except in duly justified cases, be drawn up so as to take into account accessibility criteria for persons with disabilities or design for all users. …

- European Accessibility Act -

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Diritto dei passeggeri nel trasporto pubblico

Nel regolamento UE n. 181/2011 del parlamento europeo e del consiglio vengono definiti i diritti dei passeggeri che viaggiano in autobus. Nel regolamento ci sono degli articoli specifici che riguardano il diritto al trasporto delle persone con disabilità alle stesse condizioni degli altri viaggiatori, oltre che il diritto all’informazione sul viaggio.

Il presente regolamento stabilisce regole che disciplinano il trasporto con autobus per quanto riguarda:
a) la non discriminazione fra i passeggeri riguardo alle condizioni di trasporto offerte dai vettori;
c) la non discriminazione e l’assistenza obbligatoria nei confronti delle persone con disabilità o a mobilità ridotta;
e) le informazioni minime da fornire ai passeggeri;

- Regolamento UE n. 181/2011 -

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L'accessibilità in Italia

L’accessibilità in Italia
Anche l’Italia regola attraverso varie leggi e decreti il diritto all’inclusione sia negli edifici privati, che negli edifici, spazi e servizi pubblici.
Per i non vedenti è opportuno predisporre apparecchi fonici per dette indicazioni, ovvero tabelle integrative con scritte in Braille. Per facilitarne l’orientamento è necessario prevedere punti di riferimento ben riconoscibili in quantità sufficiente ed in posizione adeguata. In generale, ogni situazione di pericolo dev’essere resa immediatamente avvertibile anche tramite accorgimenti e mezzi riferibili sia alle percezioni acustiche che a quelle visive.

DPR n. 503 del 24/7/1996
Per barriere architettoniche si intendono: …
2c) la mancanza di accorgimenti e segnalazioni che permettono l’orientamento e la riconoscibilità dei luoghi e delle fonti di pericolo per chiunque e in particolare per i non vedenti, per gli ipovedenti e per i sordi.

- DPR 503 1996 Accessibilita? edifici spazi servizi pubblici -

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